I lettori che ci seguono sul nostro blog chiuso Tradingupdown sanno bene perchè era davvero improbabile proseguire oltre nel ribasso, nonostante il gap down deciso di giovedì mattina avesse fatto temere il peggio.
Erano troppi i fattori che rendevano praticamente impossibile accelerare al ribasso, e non recuperare una situazione che era diventata troppo tirata nel breve, anche perchè Sp500 era arrivato ancora una volta al test della trendline rialzista che ne supporta i prezzi da novembre 2012 (vedi qui ), il Dax era arrivato a livelli di supporto davvero importanti, anche peraltro in condizioni tiratissime ( leggi questo )
e il nostro Ftse mib si era spinto ben oltre 250 punti fuori bollinger daily, procurando dunque la più classica delle trappole per orsi - chi si è fatto prendere dalla frenesia, è sicuramente stato tentato ad aprire posizioni short al gap down di 16000-16050, salvo poi dover correre a ricoprirsi non appena l'indice è tornato al di sopra!!!!
La situazione complessiva però resta molto delicata, e quindi il consiglio è di mantenere alta la dose di prudenza è cautela.
Alcune considerazioni finali su Eni e Saipem. Non è un caso che, soprattutto sul nostro blog chiuso, andiamo dicendo che francamente era davvero disarmante la debolezza cronica di Eni negli ultimi tempi, che ha ceduto da giorni area 17-17,3 - supporto fondamentale per quasi 10 mesi - facendo rivedere prezzi che non si vedevano sin da quando il nostrano era ben sotto i 15000 punti.
Proprio ieri dopo la chiusura del mercato è arrivato un nuovo drammatico profit warning della controllata Saipem - il 2013 sarà ricordato a lungo come l'anno del "bagno di sangue" per i suoi azionisti - che ancora una volta in after hour - con un bel dejavu di quanto visto a gennaio - ha provocato il crollo sia di Eni (arrivata a oltre - 4% a 16,12 dai 16,84 del close) e soprattutto proprio di Saipem, sulla soglia della sospensione a -5% con solo ordini in vendita e nessuno in acquisto.
Facile prevedere dunque un lunedì di passione per i due titoli: mentre però per Saipem, di cui è lecito attendersi un altro imponente gap down, consigliamo cautela e prudenza (i lettori di tradingupdown sanno già dove aspettarla), viste peraltro le continue sorprese negative da parte del management, che in un solo colpo è riuscito a distruggere tutti i tentativi di rassicurare il mercato da fine gennaio ad oggi, per Eni francamente crediamo che il discorso sia diverso, vuoi per le ricadute concrete davvero di poco conto di tale partecipazione, vuoi perchè il titolo già incorpora nei prezzi gli aspetti negativi di questa vicenda.
Certo, tecnicamente come sapete il cedimento di 17-17,3 non è un fatto di poco conto: ma è più questo aspetto che rende probabile una accelerazione verso i supporti successivi, che non la vicenda Saipem in sè (semmai questa ne velocizzerà la tempistica del movimento).
Area 15,6-15,8 è la probabile indiziata per un primo recupero, sotto abbiamo i ben noti 14,5-15.
Buon fine settimana a tutti.
FTSE MIB DAILY
FTSE MIB WEEKLY
Nessun commento:
Posta un commento