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venerdì 17 maggio 2013

UPDATE FSTE MIB: DA LUNEDI', DOPO LA STACCO DIVIDENDI, TUTTO SARA' MOLTO PIU' CHIARO. VEDIAMO I LIVELLI CHIAVE QUALI SONO.

Siamo arrivati dunque al giorno dell'imponente stacco cedole sul nostro indice, su cui peseranno  i dividendi di tanti titoli di peso, come Eni, Unicredit, Intesa, Generali, giusto per fare qualche esempio (enel invece staccherà a giugno).


E siamo arrivati a questo appuntamento, che tipicamente produce un gap down sull'indice ( ma non sul Fib, che invece incorpora questo evento già dal rollover delle scadenze tecniche di marzo), dopo un rally di tutto rispetto, partito dai minimi in area 15300-15400 verso il 18 aprile, e che quindi ha prodotto un movimento di oltre 2.200 punti (quasi il 15% in quattro settimane), con titoli che hanno fatto anche decisamente meglio ( dal +55% di Mediaset, al 33% di Stm, al 37% di Fiat, etc etc).

Ora la situazione è di grande incertezza, vuoi perchè arriviamo ovviamente molto tirati, vuoi perchè soprattutto gli indici americani sono in condizioni di assoluto eccesso di breve, il che di per sè non significa nulla, dato che per il momento dimostra solo una forza notevole del mercato.

Tutti però si chiedono: e se questo fosse il pretesto per dare il via ad una correzione??? e se correzione sarà, fino a dove sarà occasione di acquisto, e dove invece sarà da interpretare come vera e propria inversione di tendenza???

Guardiamo dunque i grafici a 60 minuti, daily e weekly.


FSTE MIB DAILY

FTSE MIB DAILY ZOOM

FTSE MIB ORARIO

FTSE MIB WEEKLY
Guardando il grafico orario si nota subito come la tenuta di area 17280-17330 sarebbe da interpretare come un segnale di grande forza, che probabilmente procurerebbe il veloce riassorbimento dello stacco dei dividenti.

Un cedimento di questa area invece neutralizzerebbe il quadro brevissimo, ma non la positività di fondo, con possibilità di scendere, smaltendo cosi anche gli eccessi, fino all'area 17000-17150, e in rapida successione 16800-16900, dove transita la ema a 25 daily.

Fino a quando questi livelli faranno da supporto, le probabilità di ripartire rimarranno inalterate, tanto più velocemente quanto più alta è l'area che farà da supporto.

Solo discese sotto i 16800-16900 complicherebbero la situazione, rendendo necessario un movimento più articolato.

Certo per quel che si è visto finora, e non solo sul nostro indice, ma su tutti i mercati, l'enorme liquidità presente nel sistema non da alcun cenno di allentare le sue pressioni rialziste.
E fino a quando sarà cosi, non vi è motivo di non assecondarli questi mercati, sebbene sempre con la cautela e la prudenza necessaria di fronte alla consapevolezza che si tratta di movimenti dettati da manipolazione artificiale dei prezzi.

Nel caso in cui lo stacco dividendi dovesse essere subito riassorbito, inevitabilmente vi sarà una accelerazione dapprima verso i 18000 visti a inizio gennaio, e poi verso i 18800-19000, dove transita la ema a 200 weekly fra le altre cose.

Lasciamo al mercato dunque, come è giusto , sempre, il compito di dirci cosa vuole fare.

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