CONSIGLIO DI VISIONE: DIARIO DI UN SACCHEGGIO - FILM DOCUMENTARIO SULLA CRISI ARGENTINA

L'Argentina, secondo Diario di un trader, è uno dei paesi che meglio si può accostare all'Italia, soprattutto in merito all'enorme corruzione; a una classe politica per troppo tempo incapace, corrotta,parassitaria e totalmente collusa, oltre che praticamente priva di differenze degne di nota, se non per qualche singolo, fra tutti gli schieramenti che la compongono; all'eccessivo potere della lobby bancaria; al peso, crescente e sempre più diffuso su tutto il territorio, dell'attività criminale di tipo mafioso; per finire, alla presenza sulla scena pubblica di figure decisamente imbarazzanti, da tutti i punti di vista, che per lunghi anni hanno guidato anche il paese!!!



Il film documentario, di cui vi proponiamo la visione, racconta la crisi questo importante paese sudamericano, partendo dagli anni settanta e arrivando fino al 2001.

Ovviamente sono tantissime le differenze tra noi  e l'Argentina.
Da evidenziare, però, più di ogni altra, è la vitalità, politica e sociale, e l'orgoglio della popolazione argentina, che, a  differenza di quanto si è visto in Italia, almeno finora, ha avuto sempre una capacità di reazione e di protesta molto fiera e vigorosa.
Probabilmente ciò è dovuto a condizioni economiche decisamente migliori nel nostro Paese fino ad oggi. Il punto però è che la situazione sta cambiando in peggio, in modo sempre più deciso, anche da noi.
Quindi non è affatto da escludere che, magari grazie a un pretesto qualsiasi servitoci su un piatto d'argento dai nostri politici o da decisioni prese dall'europa, che presto o tardi anche qui arriveremo a vedere un numero sempre più importante di persone cominciare a farsi sentire per davvero - altro che andare in piazza per Silvio per dieci euro (vedi qui ).

Se potete dunque, non perdetevi l'occasione di scovare le inquietanti somiglianze con il nostro Paese, riflettendo infine su un ultima cosa: anche l'Argentina, come noi ora, adottava allora un sistema di cambi fissi. Loro con il dollaro, noi con l'euro.

Buona visione.

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