Nell'update di ieri lo avevamo scritto chiaramente: nonostante il close in forte ridimensionamento,fino a quando saremmo stati sopra 15800-15850 nuovi allunghi sarebbero stati possibili.
E in effetti oggi più volte l'indice ha provato a rompere i 16000 punti,ma è stato costantemente respinto,in diverse occasioni,verso i 15880-15900,dove transita la ema a 200 daily,che infatti per tutta la giornata ha fatto da supporto.
Siamo rimasti sorpresi di come il nostrano non abbia provato,nonostante l'ennesima seduta positiva degli americani e la forza di Eni,ad andare a testare questi 16150-16200,ben visibili sul grafico a 60 minuti come resistenza che chiama il test(sul daily come sappiamo l'area tosta è 16350-16400).
Oltretutto oggi era attesa dai più una discreta volatilità, soprattutto dopo il discorso di Draghi(nulla di fatto atteso sui tassi invece)delle 14.30.Invece niente,calma piatta per tutta la giornata.
Se si tratterà di accumulazione o distribuzione come al solito lo scopriremo solo successivamente,rimane comunque il fatto che fino a quando i 15800-15850 reggono le possibilità di andar su restano intatte.
Una nota infine specifica su Eni,di cui alleghiamo grafico daily e 60 minuti:
come si può vedere da entrambi, il titolo,che si è riportato con decisione sopra tutte le medie,è ora a contatto con livelli di resistenza importanti.
Area 18,15-18,3 è infatti fondamentale,la cui rottura potrebbe portare in volata il titolo verso quei ben noti 18,6-18,7 che per due anni hanno fatto da tappo,che erano stato violati al rialzo lo scorso dicembre, e che sono stati saltati con un gap spaventoso dai 19,3,andando proprio sui 18,15-18,3,quando ci fu il drammatico profit warning di Saipem.
Da monitorare domani dunque Eni,di cui in passato svariate volte abbiamo evidenziato l'importanza della tenuta di area 17-17,4.Non si può dire che anche stavolta i fatti non ci abbiamo dato ragione.
Nessun commento:
Posta un commento