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martedì 26 marzo 2013

UPDATE FTSE MIB: 6 SEDUTE PER RITESTARE 16200-16250, UNA SOLA PER TORNARE SUI 15500

Passano i giorni, passano le settimane, oramai si può dire già che è passato un mese,ma le cose da dire sono rimaste pressapoco le stesse. In un contesto di volatilità ancora piuttosto compressa, nonostante piccole esplosioni della durata di una-due sedute per il momento, il nostro indice continua a zigzagare senza alcuna direzionalità in questa area di neutralità che più volte abbiamo evidenziato, posta tra 15-15200-finora ancora mai testati-e 16200-16250, con livelli intermedi a 15400-15500- sia la R che questi ultimi testati molteplici volte.



Come  indicato nel titolo, però, abbiamo impiegato 6 sedute per andare dall'ultimo test dei supporti a un nuovo attacco della resistenza ben nota, avvenuto nuovamente ieri mattina, grazie all'entusiasmo senza alcun senso per il "salvataggio di Cipro", che equivale in verità a un affossamento definitivo dell'isola, di cui tanto abbiamo parlato su Diario di un Trader ieri.
Già poco dopo l'open si è capito bene quale fosse l'aria sui mercati, e non solo sui periferici, visto che anche sui mercati forti, come il Dax, si è passati dai massimi sugli 8030 ai minimi a 7850.
D'altronde, non si poteva non capire che l'azione di vero e proprio bullismo vendicativo perpetrata dalla "trojka", e guidata dalla Germania, verso la popolazione della piccola isola del mediterraneo era da considerarsi a tutti gli effetti non solo un fatto da non dover festeggiare per niente, ma addirittura un evento che potrebbe diventare un vero e proprio "casus belli" di un autentico conflitto finanziario.
La radicalizzazione della crisi europea sta creando cosi tanti danni strutturali, a livello economico,politico e ovviamente sociale, che veramente si fa fatica a capire come si possa tenere sotto controllo la situazione in futuro.

Lasciamo agli articoli dedicati l'onere di riflettere su questi temi.
Ritornando sul nostro indice, dal punto di vista complessivo, nonostante la violenta black candle, nulla è ancora cambiato, se non che gli indicatori di breve periodo, in caso di una nuova seduta di ribasso ritornerebbero tutti in negativo. La fascia di supporto che finora ha retto più volte, ossia quella intermedia posta in area 15400-15500, è ancora candidata a garantire rimbalzi, ma a questo punto, in caso di conferma di close decisamente negativo, difficilmente si andrebbe a recuperi oltre l'intraday, visto che le  condizioni tecniche ora per un affondo verso i 15000-15200 - con estensioni  massime intraday, ricordiamo, fino a 14850 - ci sarebbero tutte.

A nostro avviso, se gli americani e il dax non iniziano una correzione più decisa prima delle attese, difficilmente si cederanno questi importanti livelli prima del periodo precedente l'imponente stacco cedole di maggio, salvo ovviamente eventi imprevisti, ma sempre possibili visto il delicato equilibrio di questa fase.

Proprio per questi motivi, continuiamo a suggerire solo operatività veloce, in maniera selettiva sui titoli che si segnalano come buoni per questo.
Aspettiamo che sia il mercato a dirci chiaramente se e quando tornare a prendere posizione, non appena sarà in grado di ripristinare una direzionalità assente da tempo ormai.


FSTE MIB DAILY


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